Cari Colleghi,
in questo momento delicatissimo e difficile, determinato dal persistere dell’epidemia da Covid-19, vorremmo comunicarVi alcune misure assunte dal Governo e da Inarcassa a sostegno di chi esercita la libera professione.
Siamo coscienti che gli interventi sono di portata limitata e che rispondono solo in minima parte a quanto più volte, nei giorni scorsi, il CNI e la RPT hanno chiesto al Governo. Speriamo tuttavia che siano un primo passo per interventi di maggiore portata per i quali ci siamo già attivati presso il Governo.
Ieri pomeriggio si è svolta una riunione tra quasi tutte le professioni ordinistiche, (CUP e RPT ed altri) in video conferenza, nella quale abbiamo stigmatizzato il comportamento del Governo che non ha inteso, in questa pur importante fase, assumere i provvedimenti che avevamo trasmesso tempestivamente.
Stiamo preparando, quindi, insieme, le proposte necessarie per la tutela dei professionisti e per assicurare, prima possibile, la ripresa del Paese, per consentirci di superare questa crisi e riprendere le nostre attività, possibilmente in un’Italia migliore.
Non a caso stiamo elaborando un “MANIFESTO DELLE PROFESSIONI PER L’EMERGENZA”, nel quale inseriremo tutte le proposte di legge e normative per accelerare le procedure, semplificare l’attività amministrativa e avviare un coraggioso piano per le infrastrutture ed il miglioramento del patrimonio edilizio del Paese, senza trascurare anche la realizzazione di importanti iniziative per renderlo autonomo dal punto di vista della rete informatica e del cloud, atteso il rischio di difficoltà di funzionamento, che il notevole incremento dell’uso di internet – per effetto della crisi – potrebbe comportare, essendo i server allocati in altri paesi (USA in particolare).
Nel frattempo, in coordinamento con le altre professioni, presenteremo emendamenti al Decreto Cura Italia nella fase di conversione in legge.
Il Decreto Legge 17 marzo 2020 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, così detto Decreto Cura Italia è entrato in vigore il 18 marzo 2020.
Le norme di più immediata fruibilità riguardano la sospensione ed il rinvio di una serie di pagamenti in ambito fiscale e previdenziale. In particolare per i professionisti con compensi che nel 2019 non abbiano superato 2 milioni di euro (nessun limite per i versamenti IVA per i soggetti residenti o domiciliati fiscalmente nelle province di Bergamo, Cremona, Lodi e Piacenza: